Le Piante della Passione di Cristo: i Sepolcri di Lugnano in Teverina
Nonostante la quarantena la forza delle trazioni locali non si ferma, e tra i nostri borghi continuano ad essere onorate antiche usanze. Oggi parliamo dei “Sepolcri“, piante con singolari conformazioni che crescono al buio.
Alessandro Dimiziani, vicesindaco di Lugnano, ci racconta cosa sono i Sepolcri e di questa lunga tradizione che le signore del paese tramandano.
Dialoghi Pasquali #2: i Sepolcri di Lugnano in Teverina
Si tratta di piante che vengono fatte crescere al buio, dai semi di lenticchie, “veccia” o a volte anche grano. Questi semi vengono piantati agli inizi della Quaresima.
Si riempie il vaso di terra per tre quarti, poi si fanno due strati di lenticchie e veccia ricoperti ancora da terriccio fresco. Infine si mettono in una stanza al buio dove crescono assumendo un colore chiaro e forme inusuali che tendono in senso orizzontale, irregolare, proprio per l’assenza di luce.
Il giorno del Giovedì Santo le piante così cresciute, con queste singolari conformazioni, si portano per ornare gli altari delle chiese, detti impropriamente “Sepolcri”, dove è custodita l’Eucarestia.
Anticamente i Sepolcri venivano riposti presso tutte le Chiese del centro storico, mentre oggi si portano solo nella meravigliosa Collegiata di Santa Maria Assunta, l’edificio di culto più importante di questo piccolo borgo, considerata l’espressione più matura delle Chiese Romaniche presenti nel territorio dell’Umbria meridionale.
Ogni Venerdì Santo si celebra a Lugnano la Via Crucis e i Sepolcri adornano anche le stazioni della Celebrazioni. Quest’anno però, non potendo celebrare la Via Crucis, i Sepolcri resteranno solo nella Collegiata.
Questa antica tradizione ha radici molto lontane, tanto che si celebravano lunghi “pellegrinaggi” per visitare i “Sepolcri” nelle diverse Chiese, ed era uno dei momenti più importanti dell’anno.
Tra i contadini che coltivavano le pianticelle con questa peculiare modalità, c’era anche una sorta di gara a chi le realizzava più belle, cosa che richiedeva una certa perizia in quanto venivano coltivate in condizioni innaturali.
Il borgo di Lugnano, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, sorge su di un colle roccioso dei Monti Amerini. Dall’alto delle sue antiche mura si gode uno splendido panorama e si scorge la valle del Tevere, che da esso prende il nome bagnando le sue terre. Il territorio prevalentemente collinoso, si estende per circa 3000 ettari tra coltivazioni cerealicole, vigneti e oliveti dai quali viene prodotto olio extra-vergine di finissima qualità. Qui puoi respirare un’aria sana e vivificante in un clima sempre mite.
A Lugnano è possibile inoltre visitare la Collazione Mondiale degli Ulivi, con 400 varietà di piante di ulivo, provenienti dai più importanti paesi produttori del Mediterraneo e del mondo, i Musei presso lo Spazio Fabbrica, esempio straordinario di archeologia industriale riconvertito in spazio culturale ed espositivo, la Chiesa e il Convento di San Francesco e percorrere innumerevoli sentieri naturalistici. Naturalmente non possono mancare le prelibatezze custodite presso il Panificio locale, con Ferruccio e tutta la sua famiglia.
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